a cura della classe 3 F Liceo scientifico
PADIGLIONE VIETNAM
Il padiglione vietnamita ricrea un'ambientazione tipica del posto: la
costruzione è circondata da uno stagno con statue di animali e divinità.
Tutto il padiglione era interamente rivestito con canne di bambù.
All’interno del padiglione era possibile assistere a uno spettacolo di
musica tradizionale folcloristica e un rituale sacro, per mostrare ai
visitatori la cultura popolare del Paese. Durante la performance si
potevano ammirare i costumi tipici vietnamiti e gli strumenti musicali
tradizionali più caratteristici e antichi. Il palco era posto al centro della
sala espositiva ed era visibile anche dalla balconata che circondava il
piano superiore
Il primo piano era dedicato all’artigianato vietnamita. Qui si potevano
acquistare oggetti di bambù, tra cui il famoso cappello, manufatti di
legno, porcellana, ceramica e tessuto.
PADIGLIONE AUSTRIA
Il padiglione dell'Austria era intitolato “Breath” (respiro) perché al suo
interno era presente il microclima della tipica vegetazione locale
creando una temperatura più bassa rispetto all'esterno senza l'uso di
condizionatori, ma grazie alla flora e a nebulizzatori e ventilatori.
Nel padiglione era presente uno spazio gastronomico, chiamato Luftbar
(“Bar aria”), dove si potevano assaggiare specialità locali. Noi abbiamo
potuto assaggiare il buchteln, un dolce a base di pasta lievitata ripieno di
marmellata di albicocche, cotti al forno, spolverizzati con zucchero a
velo e ricoperti, volendo, con una salsa alla cannella o alla vaniglia.
È stata un'esperienza molto interessante, considerata l'unicità
dell'evento. Fin troppo grande per essere visitato in un solo giorno.
Ultima struttura, ma non per importanza e maestosità, è stata l'albero
della vita, alto circa 35 metri e realizzato in legno e acciaio, è un chiaro
riferimento al Rinascimento italiano, simbolo del padiglione Italia e
dell'Expo 2015. Oltre a rispecchiare molte culture, religioni e filosofie,
rappresenta uno slancio verso il futuro, l'innovazione e la tecnologia, non
che un collegamento tra i vari padiglioni.
Chiara Santolini & Giorgia Errico, 3°F
(Foto di Chiara Santolini e Giorgia Errico)
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